
Termination Shock
L’uscita di Termination Shock, un paio di anni fa, era passata un po’ in sordina. La mancanza di recensioni o commenti interessati di solito non è un buon segno. L’ho notato in libreria, un giorno che la pila scarseggiava e nient’altro attirava la mia attenzione. Neal Stephenson per me conta come comfort food, così l’ho portato a casa.
Il libro rientra nel genere del climate fiction, la cui ascesa continua in parallelo con la temperatura del pianeta. Termination shock in questo caso non è il limite dell'eliosfera, ma l’idea che interrompere un progetto di geo-ingegneria possa avere effetti peggiori di quelli che stava mitigando.
Nel futuro in cui è ambientato (20, 30 anni?) temperature troppo alte sono la norma, così come gli allagamenti causati dal livello del mare in salita e da eventi atmosferici estremi. Mentre i governi tentennano, un imprenditore decide di fare qualcosa e tenta di abbassare la temperatura sparando zolfo nella stratosfera. I risultati variano attorno al globo, e gli stati che subiscono effetti negativi non la prendono bene. Dove la soluzione politica non arriva, c’è quella militare.
La storia sarebbe interessante, ma è lenta. Ci vuole mezzo libro perché i protagonisti smettano di spiegarsi cose a vicenda—a questo punto Seveneves aveva già devastato l’intero pianeta. E quando le vicende infine si mettono in modo, i capitoli diventano brevi scene qua e la per il mondo, una linea tratteggiata che non è difficile seguire, ma da poca soddisfazione. Il futuro di Termination Shock sembra composto principalmente dalla colonna “Scienza e Tecnologia” dei giornali di oggi: taxi volanti che portano in giro i ricchi, veicoli autonomi in giro per le città, gente che filma tutto per metterlo su internet, mescolato a deep fake. La cosa è sensata, ma sembrava quasi un elenco. Interessante se non sei al corrente di cosa sta succedendo nel mondo della tecnologia—ma in quel caso, leggi Stephenson?
Apprezzo un libro un po’ pesante che mi manda a controllare Wikipedia, ma dev'essere bilanciato da una trama interessante. Questo non lo era. Contento di averlo letto tutto, ma finirà in un negozio di seconda mano.