Believe Me

Eddie Izzard, 2018

A metà Agosto sono andato a prendere caldo a Vienna. Visto che il volo era alle 6:40 di mattina, ho pensato di portarmi qualcosa di leggero da leggere. Sono uscito quindi dalla solita pila—è permesso!—ed ho messo nello zaino Believe Me, l'autobiografia di Eddie Izzard, un comico britannico.

In Italia non ho mai seguito la stand-up comedy, ma da queste parti ci sono personaggi dalla vena surreale con cui vado più d'accordo, fra cui Izzard. È un nome noto da queste parti: al tempo dei DVD ho visto qualche suo spettacolo, e di tanto in tanto partecipava a qualche show disponibile sull'iPlayer, quando questo era aperto a tutti. Nel 2009 avevo guardato qualche episodio della serie che lo vedeva correre una maratona al giorno in giro per il Regno Unito, per beneficenza1.

Ora, le biografie non mi attirano molto come genere, ma leggere libri insoliti è un'abitudine che sto cercando di coltivare. Il libro è abbastanza interessante e divertente, ma non ho un grande interesse per i dettagli dell'infanzia di un comico. Verso la metà, le cose migliorano: una carriera nello spettacolo di rado è lineare e semplice, e quella di Izzard passa attraverso diversi stadi e generi, con le difficoltà aggiunte che una persona transessuale non può che incontrare negli anni '80 e '90. Il libro ha un coerente messaggio, dopotutto: se vuoi fare qualcosa, devi darti da fare ed almeno provare; se ti dai per vinto prima di partire, di certo non ci riuscirai.

Uno dei capitoli migliori è dedicato ai suoi primi spettacoli, durante successive edizioni del Fringe Festival di Edimburgo, che si svolge giusto ad Agosto. Tornato dall'Austria, ho guardato la città ripiena di eventi con una prospettiva diversa, in particolare quei gruppetti di spettatori fermi per strada, l'attenzione su un comico, un acrobata, o un musicista.

I did feel that when I was balancing on that five-foot unicycle in manacles and saying to the audience that I was going to get out, even on a tough day when the weather was bad and the wind was blowing, a certain-size audience would always stick around to see if I succeeded, or if I died. Not died comedically but actually died.

Un quarto di secolo più avanti, lo spettacolo con il monociclo è ancora li, qualcun altro sul sellino, con un cerchio di gente attorno.

Ho biglietti per uno spettacolo di Eddie Izzard a fine Ottobre che purtroppo coincide con l'IndieWebCamp a Brighton. Ahimè, dovrò scegliere.


  1. La beneficenza funziona in modo strano da queste parti: devi fare cose bizzarre per una causa, e la gente fa donazioni. Più bizzarre le cose, più generose sono le offerte.