Dieci anni di Wave

Google Wave Anni che non vedevo questo logo, me lo ricordavo diverso.

Dieci anni or sono, due sviluppatori presentavano al mondo Wave, un mezzo di comunicazione ibrido fra una discussione ed un documento. L'annuncio era duplice: un client web interattivo ed in tempo reale, ed un protocollo aperto e federato. Era un contorto e lento ammasso di Javascript e concetti poco compatibili, ma era un esperimento inaspettato, innocente, ed interessante.

Wave è ora passato remoto. Il presente è fatto sempre più di applicazioni web, ma la federazione, ed in generale l'interoperabilità fra sistemi di comunicazione, non va più di moda. Ogni esperimento ha un business model, ed il web ha perso la sua innocenza.

Nah, sto esagerando. È che le ditte da cui ci aspettavamo "esperimenti" sono cresciute e cambiate, come è normale, ma ancora le associamo con gli eventi passati—nel bene e nel male. Il web meno commerciale è ancora li: la massa delle megacorp lo eclissa, ma non può eliminare. È sempre un pentolone di stranezze, comunità auto-organizzate, e discussioni discordanti e decentralizzate.

Fuori dal centro, in periferia, l'asfalto delle strade è un po' brullo, i servizi meno puliti. Ma li è l'avventura. Forse è tempo di compilare nuove guide turistiche?