Perdendo il ritmo

Crypt of the Necrodancer Ironia, con questo non ho perso il ritmo.

Sulla via di casa ieri pomeriggio ho notato le prime foglie rotolare accanto al marciapiede. Un paio di alberi tendenti al rosso, un paio al giallo, e l'estate è volta al termine. Ed allora mi sovviene: sono settimane che non scrivo niente. Non che niente sia accaduto fra Luglio ed Agosto, ma una generale disorganizzazione mi ha visto girare in tondo e spendere tempo in passatempi meno costruttivi, i.e., ho letto un sacco di internet e pochi libri, consumato una manciata di giochi, dormito troppo poco, perso tempo in generale.

Mi capitano di tanto in tanto momenti in cui perdo il ritmo. Magari di ritorno da un viaggio ci vogliono alcuni giorni per rientrare nella meccanica della giornata, mentre la svogliatezza regna sovrana, seguita dall'inefficienza. E così invece di usare il tempo per fare quello che voglio, lo spendo nel ritardare quello che ho meno interesse a concludere e togliere di mezzo.

Ora, rientrato in orari e giornate più regolari, organizzare la giornata è più facile e di soddisfazione. Ma lo scrivere incontra ancora un po' di resistenza. Mi toccherà pedalare di più.