Articoli per maggio 2017

Quicksilver

Neal Stephenson, 2003

Sono passati quasi tre anni fra quando ho comprato Quicksilver e quando l'ho chiuso soddisfatto. La mia vita è andata avanti in modo lineare, senza flashback o improvvisi diari di sé stessa, o sotto forma di opera teatrale o di lettere. Lo stesso non si può dire del libro.

Glasgow, Maggio 2017

Ho preso in mano il volume per leggere gli ultimi capitoli l'istante in cui il treno è partito da Glasgow. Un trenino diesel con solo due vagoni che costeggia l'intricato fiordo del Clyde verso il mare, poi gira a destra lungo Loch Long. Mentre il tracciato sale lentamente, il lago a fondovalle si allontana e —distraendomi dalla lettura— vira dal blu al verde smeraldo, riflettendo le regolari foreste illuminate di traverso, sotto le nuvole, dal sole del tardo pomeriggio. Poco sopra si alzano brulle colline tipiche della Scozia, con quel loro aspetto da montagna vecchia, alta e lontana. È la West Highland Railway.

Trondheim, Maggio 2014

È mattina presto invece quando salgo sul treno diretto a Stoccolma. Un po' per avventura, un po' per economia, ho deciso di percorrere i 1000km che la separano da Trondheim in treno. Nello zaino ho un mattone storico sull'impero russo che sto leggendo da mesi; ma ogni capitolo, per quanto interessante, agevola l'abbiocco. Solo una pausa tecnica di tre ore, in una stazione dispersa e disabitata vicino al confine, mi da occasione di completarlo. È ormai notte profonda quando raggiungo il Chiarre ed il Venza a Gamla Stan.

Il giorno dopo guidiamo il Chiarre, per poco ancora scapolo, lungo il percorso del GTS, il Giro Turistico Standard, che include la libreria di fantascienza e stranezze nei vicoli del centro. Ho appena finito un libro, quindi è giusto comprarne un altro. Davanti allo scaffale S chiedo suggerimenti al Venza: ho letto il Cryptonomicon di recente, e Stephenson mi attira. Il Venza mi indica Quicksilver, uno spesso volume rosso. Ma il mattone russo è ancora fresco nella mia memoria, così decido di comprare Snow Crash, più sottile nella forma e leggero nell'argomento.

West Highland Railway, Maggio 2017

Il trenino supera Loch Lomond e continua verso nord, mentre i nomi delle stazioni iniziano a contenere suoni impronunciabili. Attorno a Crianlarich la ferrovia piega verso ovest e si contrae a binario singolo, spesso in un tunnel di alberi. Le colline si stringono in un glen, poi si riaprono in una piana punteggiata di pecore, tenute d'occhio dai ruderi di un castello, appollaiati su un sopralzo verdeggiante. Due ore dopo raggiungiamo la costa occidentale della Scozia, dove il tragitto termina alla stazione di Oban.

Quicksilver è soft historical fiction, con personaggi inventati nel mezzo di eventi storici. La trama è quasi una scusa per raccontare come la scienza sperimentale e l'economia moderna abbiamo preso forma nel diciassettesimo secolo, portando poi all'Illuminismo. Nel processo ci porta in giro per l'Europa, e di striscio nelle colonie del Nordamerica, mostrando i mille ingranaggi della politica. Dettagli, eventi e cause degli stessi spiegati con più attenzione di un libro di storia. Ma essendo un romanzo, non mi fido, e spesso mi ritrovo a controllare le note, la mappe, gli alberi genealogici inclusi nel volume. Di tanto in tanto mi perdo su Wikipedia, cercando di evitare spoiler tipo il destino di un personaggio storico o l'esito di una guerra che ho dimenticato dai tempi del liceo.

Edimburgo, Ottobre 2014

È autunno inoltrato quando acquisto Quicksilver. Il Chiarre si è sposato, il Venza è in Costa Azzurra, ed io ho lasciato la Norvegia per tornare in Scozia, attirato da un nuovo lavoro. La lettura procede con lentezza, preso da mille faccende. Ma questo è un libro che richiede attenzione e consumarne brevi spezzoni separati da lunghi intervalli non da grande soddisfazione.

Passano troppe settimane prima di raggiungere pagina 250, circa un quarto del volume, dove mi areno. Sono un po' perso, non sono certo di cosa stia succedendo: cosa vogliono ottenere i diversi personaggi, dove stanno andando, chi era più questo tizio? Altri libri, più sottili e meno esigenti, appaiano in casa e guadagnano la cima della pila. Quicksilver sprofonda lentamente nel futuro.

Edimburgo, Febbraio 2017

Finito Neverwhere durante le vacanze di Natale, Quicksilver torna alla luce sullo scaffale. Avanzo una manciata di capitoli, ma lo sbadiglio facile è segno che qualcosa non funziona. Riaprirlo a metà, con vaghi ricordi di quello che ho letto mesi orsono, mi lascia con scarso interesse.

Il lavoro di questi tempi ha un ufficio a Londra. Il modo più semplice per raggiungerlo, nelle rare occasioni in cui capita, è il treno delle 7:30. È un tragitto di circa quattro ore che comincia nella calma dell'alba e finisce nel brusio di Londra.

Febbraio è appena iniziato quando il Chiarre comunica di un pargolo in arrivo, ed io salgo sul treno per Londra. Un luogo ed un tempo che attendono solo qualcosa di importante a cui essere dedicati. Tolgo il segnalibro dal mezzo del volume e ricomincio dalla dedica alla musa nella prima pagina.

Oban, Maggio 2017

È il Venza ad avvisarmi della nascita del Chiarregenito, il padre avrà di meglio da fare. Seduto in una delle poltrone enormi ed un po' sfondate dell'ostello attacco le ultime pagine del libro, dopo una giornata di rilassato turismo. Non mi restano che due o tre capitoletti che chiudono le storie di vari personaggi. Oppure no, le riaprono e sospendono per il volume a seguire.

Quicksilver non è che l'introduzione di un'opera assai più ampia, il Baroque Cycle. In un'insolita scelta editoriale, gli otto libri che lo compongono sono stati pubblicati in tre volumi —ed io ho letto il primo. Avendo impiegato poco più di tre mesi, potrei finire l'intero cicle entro la fine dell'anno, ma non leggerei nient'altro, quindi rimandiamo. Ma se non quest'anno, finirò comunque per comprare gli altri libri e perdere sere e sere nelle picaresche avventure di Stephenson, e nella immensa raccolta di dettagli storici, sociali e scientifici che è riuscito ad incastrare in esse.