Update
La mano fa ancora male, devo aver rovinato qualcosa di serio nella nocca del mignolo, ma oramai è fatta. Altre ferite, se mai ci sono state, sono lontane. Resta l'Inghilterra, un po' fredda sotto il mio sedere, un po' ventosa nelle mie orecchie, ok si anche buia... ma fra poco torno a casa caccio il riscaldamento a 28 e mi metto in costume da bagno. Fisso.
Inutile tentare di buttare in poche righe congelate i pensieri che mi sono passati per la testa in questo mese e mezzo di vita lontano da casa, lontano anche un po' dalla rete e dalle sue compagnie, in mezzo a gente nuova, materie nuove e metodi nuovi. Bisogna adattarsi, e la cosa è abbastanza divertente.
Stare invece lontano da quelli che erano i miei problemi è invece una senzazione molto precisa ed assurda: sembra di osservarli tutti su un tavolo, uno per uno, poterli prendere in mano e rigirare, poi rimettere li, accendere un'altra luce e vedere le diverse ombre di questi oggettini. Ma restano, e presto dovrò tornare anch'io sul tavolo :-) fico starne fuori, sensazione di libertà, rende molto più facile prendere le cose alla leggera e fregarsene allegramente di troppe cose. Così riesci anche a rispondere alle lettere che ricevi con allegria, come se niente fosse, a riportare tutto sul sano piano dell'amicizia e della discussione... dio sembra il libro Cuore :-###
No, ovviamente sono ancora umano e certe cose mi fanno ancora innervosire, altre irritare, altre ancora ingelosire, ma essendo distante ho tempo di pensarci in tranquillità e giungere alla conclusione che non vale mai la pena di prendersela, finché sei da un'altra parte che ti diverti ovvio :-)