Blink

Malcolm Gladwell, 2005

Ho trovato Blink in casa, è stato facile. È uno dei tanti saggi che a volte appaiono sullo scaffale, ed ai quali presto poca attenzione. Ma visto che il Piano prevede alternanza fra generi, ora ho iniziato a prenderli in considerazione.

La copertina del libro cerca di vendere troppo con quel “The Power of Thinking without Thinking” li in mezzo e pieno di maiuscole. L'ho preso dal ripiano, l'ho rimesso giù, l'ho ripreso e rigirato più volte. Non mi piacciono i libri che cercano di vendermi cose. Una manciata di secondi e l'incertezza cementa la scelta: se sono in dubbio, a questo punto devo leggerlo. Ed ho fatto bene.

Malgrado l'aspetto superficiale, “Blink” non cerca di vendere molto. È invece una digressione sulle intuizioni, quei momenti in un cui l'inconscio arriva ad una conclusione in frazioni di secondo, senza un evidente processo logico. Gladwell porta innumerevoli esempi di come l'intuizione possa essere utile, ma anche pericolosa. Essendo un meccanismo nascosto, non è possibile controllare quanto sia bilanciato ed affidabile. Ha bisogno di poco tempo, ma non di zero tempo. Più siamo di fretta, o nel panico, più le intuizioni saranno influenzate da pregiudizi ed istinti. Ma basandosi sulle esperienze dell'individuo, è più efficace in ambiti in cui siamo più esperti. Ed essere esperti, ad esempio di maionese, è assai complesso.

Un paragrafo a proposito della maionese La maionese ha più di 11 dimensioni

Il libro è un concentrato di informazioni, e la bibliografia è piena di titoli interessanti. Non sono così interessato all'argomento, ma un paio li aggiungerei alla lista dei libri per il futuro. Per il momento, l'infarinatura di “Blink” è sufficiente.

Breve o lungo, sembra che un libro mi duri comunque un mese. Forse dipende da quanto viaggio: quest'anno mi è stato assai difficile mettere da parte tempo per leggere, e finisco per divorare pagine solo quando salgo su un treno o, più di frequente, su un aereo.