Corker Medium

Tre zaini Felicità è uno zaino sotto il sole

Più o meno quindici anni fa ricevevo in regalo un curioso zaino con la cerniera lampo sul lato. La cosa mi aveva reso talmente felice da finire in un post, con tanto di fotografia. Dal 2007 ad oggi sono cambiate tante, tante cose, ma lo zaino—il modello almeno—continua ad accompagnarmi.

L’ho portato a casa da un negozio di Borlänge (no, non riuscirete mai a pronunciarlo correttamente), in Svezia, dove stavo passando le vacanze di Natale. Ero stato attratto dalle medie dimensioni e dal verde luminoso, ma soprattutto dall’enorme apertura laterale: un intero lato dello zaino si spalanca, rendendo tutti i contenuti visibili ed immediatamente accessibili.

Gli zaini Corker sono prodotti dalla Haglöfs, una ditta svedese che al tempo era mezza sconosciuta oltreconfine. Scavando su Wikipedia, scopro che era stata fondata proprio vicino a Borlänge ad inizio ‘900, ma aveva iniziato ad espandersi fuori dai paesi scandinavi solo ad inizio millennio. In patria, il marchio era ben noto: ho confuso più svedesi che mi avevano preso per un compatriota basandosi sullo zaino che indossavo.

La marca è ora più nota, e questi zaini si trovano ovunque. Ed è giusto così, sono ottimi e durevoli! Come il miglior bagaglio, hanno accesso a dimensioni parallele e riescono a contenere più di quello che sembra ragionevole. Esco assai di rado senza il mio: mi accompagna quando faccio una scampagnata, od in città per negozi, ma anche quando vado a lavorare. L’apertura laterale è ottima in bicicletta, perché permette di infilare una mano dentro lasciandolo su una spalla. La tasca superiore è raggiungibile dietro al collo, per pescare chiavi o portafoglio senza fatica.

Il volume è perfetto per stare via un fine-settimana: un paio di vestiti di ricambio, portatile e macchina fotografica, magari un libro ed uno spuntino in cima a tutto. Quando è troppo piccolo, è abbastanza leggero da portarlo in più se sono via per parecchi giorni: lo metto spesso in valigia, oppure dentro a zaini più grossi. È un oggetto affidabile, che crea possibilità e non da fastidio.

Zaino aperto

Quindici anni, e come potete vedere ne sono ancora entusiasta. Ed è un entusiasmo contagioso, perché almeno altre sei persone che ne hanno comprato uno dopo averne parlato con me.

Ahimè ho rotto l’originale cinque o sei anni fa, cercando di forzare al suo interno più scatole di quante ne potesse contenere. Uno spigolo appuntito aveva rovinato la zip, e la zip è essenziale. Un breve periodo di tristezza, e poi ne ho comprato uno nuovo. Verde scuro, l’arancione putroppo era finito!