I libri del 2021
Fastidio, i libri con la costa al contrario
Sono sei anni che ho iniziato a tenere traccia dei libri che leggo. Non ci vuole molto, e mi da soddisfazione poter tornare a rileggere titoli e pensieri a riguardo. Ho dato via alcuni dei volumi a questo punto, ma anche di essi mi resta qualcosa.
L’elenco del 2021 è più spesso degli altri: contiene ben quindici titoli, 25% in più rispetto agli anni—già ottimi—in cui ne finivo uno al mese. Questo in parte “grazie” a lockdown ed alla limitata socialità de La Situazione, ma anche al fatto che molti dei libri letti mi hanno lasciato contento ed energetico: pronto a pescare un altro volume dallo scaffale ed a cominciarlo senza lasciar raffreddare la sedia a dondolo.
Effetto collaterale: ho esagerato, negando a ciò che avevo letto il tempo di adagiarsi sul fondo, e magari lasciare un’impronta. Nel sommario dell’anno scorso notavo questo:
Scrivere recensioni e considerazioni dopo aver chiuso un libro non è mai stato un problema, tutt'altro!
Nel 2021 invece le recensioni sono state un problema. Invece di annotare cose sul momento, ho lasciato passare troppi giorni, a volte settimane. Così si sono accumulate, e completarle è diventato uno sforzo.
Dal punto di vista dei contenuti, due terzi delle letture erano fantascienza o fantasy. Ho letto un solitario saggio, che però ho apprezzato assai. Ottimo è stato anche ricevere suggerimenti o direttamente libri in regalo: mi hanno portato in luoghi inaspettati ed interessanti.
Anno nuovo, ho già una piccola pila di libri e di titoli. Cercherò di consumarla con calma, per evitare i problemi che ho menzionato sopra. E magari nasconderò tutta quell’interessante fantascienza in seconda fila, per variare argomento ed imparare cose nuove.