The Raven Tower
Finito un libro che mi è piaciuto poco, ho di solito meno energie per leggere. Questa volta, invece di prendere una pausa, ho agguantato un volume che avevo li da tempo, e prevedevo interessante ma non impegnativo. Di Ann Leckie avevo già letto la "trilogia del Redtch" (Ancillary Justice, Sword, e Mercy), e mi aspettavo qualcosa di interessante ed originale. Con una differenza però: The Raven Tower non è fantascienza, ma fantasy, almeno sulla copertina.
La storia ha come protagonista una divinità pagana, naturalista, che approccia il mondo e gli essere umani in modo assai scientifico. È uno strano punto di vista, in particolare perché esso racconta a sua volta la storia di un altro personaggio, uno scudiero, in seconda persona. Il tutto con un tono incerto, e la sensazione che molte cose rimangano nascoste: gli dei di questo mondo devono fare attenzione a quello che dicono.
Intrighi e tradimenti si susseguono, in una storia assomiglia ad una rielaborazione dell'Amleto, una che ha preso per la tangente. Gli strani personaggi sono interessanti, sia umani che divinità. Una di queste è un nugolo di zanzare!
Finito in neanche un paio di settimane, “The Raven Tower” è leggero e saporito. Lo paragonerei ad un sorbetto a fine pranzo, che ti lascia fresco e soddisfatto. Approvato e consigliato.